Non riesco a smettere con le abbuffate notturne
Soffro di disturbo alimentare da piú di 2 anni.
Il primo anno sono stata bordeline anoressia, infatti per la dieta restrittiva che ho fatto sono arrivata a 46 kg (1,63 m altezza). Dall’estate scorsa ad ora soffro invece di binge eating, in particolare la notte. Adesso peso 70kg, sto andando dalla psicologa, ho provato vari nutrizionisti e varie diete, ma sempre fallimentari.
Le abbuffate notturne ormai sono quotidiane e nonostante ogni mattina mi riprometto che quella deve essere l’ultima, ogni sera predomina l’altra parte di me e perdo il controllo. Questa cosa sto completamente condizionando la mia vita. Infatti non ho voglia di stare in pubblico, di uscire perché mi vergogno della mia forma fisica. Non riesco a concentrarmi in quello che faccio perché penso solo a questo.
Anche nei momenti in cui sono piú tranquilla magari anche in compagnia di qualche amica, il mio pensiero é a quello che mangeró dopo. Il senso di rabbia e di frustrazione sono padrone, ma comunque non ho proprio idea di come scappare da questo circolo vizioso. Temo che nessuno possa aiutarmi perché é tutto nella mia testa, ma nello stesso tempo io non sono in grado di farlo. Mi sento impotente e non vedo una via di uscita.
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1 Commento
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Francesca Fabriani
Pubblicato alle 07:01h, 23 SettembreBuongiorno, da quello che scrive capisco che in questo momento e dopo i diversi tentativi inizia a mettere in dubbio la possibilità di riuscire a risolvere il suo problema. Ha molto chiaro cosa le accade, sa che si tratta di un disturbo del comportamento alimentare, riesce ad entrare in contatto con le sue emozioni ed i suoi pensieri e soprattutto stà facendo la cosa migliore che in questi casi è possibile fare: chiedere aiuto ad un professionista. Quello che posso dirle è che è normale e naturale affrontare dei momenti di sfiducia e che è altrettanto normale pensare di non potercela fare quando la strada sembra ancora in salita. Da quello che scrive capisco che uno dei passi che può darsi il permesso di compiere è iniziare ad affrontare i suoi dubbi con lo psicologo che la segue, portare all’interno del suo attuale setting terapeutico ciò che la turba e le convinzioni che matura in relazione alle difficoltà che sperimenta. Tenga a mente che ogni comportamento nasconde le sue ragioni e che per poter svelare significati è importante mettersi nella condizione di condividere. Sono convinta che facendo questo primo passo potrà valutare con più serenità le strategie migliori per fronteggiare i momenti di crisi, considerando anche che il tempo gioca un ruolo altrettanto importante quando dobbiamo acquisire consapevolezza su ciò che facciamo e sul motivo per cui lo facciamo. In altri termini, condividere con il suo attuale psicologo, darsi il permesso di mostrarsi con le sue vulnerabilità e fragilità, darsi il tempo per maturare consapevolezza, sono incredienti fondamentali affichè possa costruire alternative e promuovere i cambiamenti che desidera.
Resto a sua disposizione
Un cordiale saluto.