Credo di soffrire di dipendenza affettiva: avete qualche suggerimento?
Buonasera,
sono una ragazza di 25 anni. Vi scrivo perché ultimamente penso di soffrire di dipendenza affettiva nei confronti del mio partner, con il quale sto insieme da circa 3 anni.
Vorrei sottolineare che è una relazione a distanza a causa del suo lavoro (io in Sardegna e lui in Emilia Romagna) e che fin da subito abbiamo deciso di accettare questa situazione, con l’obiettivo comune di avvicinarci per poter stare insieme al 100%.
Ho notato, ultimamente, un cambiamento nei miei comportamenti, lui è cambiato poco, anzi per certi aspetti credo sia migliorato.
Lui è un ragazzo che non ama il telefono, perciò quando siamo lontani lo usa poco, ma comunque si impegna perché sa che è l’unico modo per stare in contatto e mandare avanti la relazione. E’ una persona che non ha bisogno di rassicurazioni, non ha bisogno che io gli dica ti amo ogni giorno, ma gli bastano le dimostrazioni.
Fino a poco tempo fa, anche per me era lo stesso.. certo io uso molto di più il cellulare e magari ogni tanto gli scrivo qualche frase sdolcinata, ma comunque senza aspettarmi nulla in cambio, perché lo amo così com’è.
In questo momento mi trovo in una situazione di “stallo” lavorativo, nel senso che sto concludendo il tirocinio per poi affrontare l’esame di stato a giugno.. tirocinio che non mi da stimoli, che mi permette di lavorare da casa ma che non fa sentire utile.
Ed è proprio da quando ho iniziato questo tirocinio che mi sento persa. Ho perso un po’ la fiducia nei miei confronti, e credo che anche l’autostima ne stia risentendo parecchio. Ragione per cui tendo a riversare questi sentimenti sul mio povero ragazzo, che non c’entra niente.
Appena sento che le sue attenzioni diminuiscono anche solo per mezza giornata, entro nel panico. Inizio col mandargli parecchi messaggi, e nonostante io sappia che magari in quel momento sta lavorando oppure è impegnato in altro, lo chiamo insistentemente.
Accade il peggio quando esce con gli amici e magari non risponde per qualche ora, perché poi quando si fa sentire io gli tengo il muso o mi arrabbio, dicendo che poteva rispondere ogni tanto, che doveva darmi attenzioni ecc., quindi capite che non si tratta di gelosia (mi fido ciecamente).
Il problema principale di quei momenti durante i quali non penso razionalmente, ma mi faccio prendere dall’ansia, è che penso fermamente che la mia felicità dipenda da lui.
Siccome sto per la maggior parte del tempo in casa, non ho un lavoro, le miei amiche vivono quasi tutte fuori e ormai vivere in casa con i miei genitori sta diventando insopportabile, penso bene di prendermela con l’unica persona che mi sta vicino nonostante tutto. Purtroppo so anche che se continuo con questa ossessione prima o poi lo perderò.
Vorrei solamente riuscire a ritrovare me stessa, a ritrovare un po’ più di autostima ed essere SEMPRE consapevole che la mia felicità dipende solo da me.
Ho comunque iniziato un percorso psicologico da qualche mese, proprio per questo motivo, ma ancora non ho notato miglioramenti…
Vi ringrazio di cuore per l’attenzione e leggerò con attenzione ogni risposta o consiglio che saprete darmi.
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