Credo di essere ossessionata dal mio studio
Salve, sono una ragazza di 27 anni perennemente insoddisfatta. Studio giurisprudenza,ho la tesi quasi ultimata però mi mancano gli ultimi due esami della facoltà da due anni ormai. Trattasi di esami che non riesco a superare e che,in qualche modo, hanno influito ancora di più sul mio senso di insoddisfazione.
Ho basato tutta la mia vita sullo studio sin da bambina, perché per i miei genitori era la cosa più importante che si potesse fare e così,per assecondarli,ho cercato di dare il massimo in questo campo.
Parto dal presupposto,che la mia famiglia è molto critica e ama sottolineare difetti e cose negative piuttosto che concentrarsi anche sul positivo di tanto in tanto.
La mia famiglia vede in me il fallimento,perché non sono riuscita ancora a laurearmi e me lo fa pesare ogni singolo giorno. Questo non é tutto, in quanto questo malessere che provo si aggiunge anche ad una sorta di malessere generale interiore.
La mia relazione è terminata un anno fa e ho interrotto i contatti con i miei amici,compreso quelli universitari.
Il motivo?
Mi vergogno di non avere ancora una laurea e non riesco a stare in mezzo a loro perché é come se mi mancasse qualcosa.
Quando esco di casa,il senso di vergogna mi pervade e cerco di svolgere al più presto le attivitá in modo da tornare velocemente a casa per evitare di incontrare qualcuno che possa chiedermi dei miei studi.
É come se ci fosse una identificazione con i miei studi e basta.
Come se non fossi nulla senza di essi.
Secondo voi,é un problema un pò più generale o il problema universitario in realtá mi sta divorando? Scusate lo sfogo e vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
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1 Commento
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valentina ambrosio
Pubblicato alle 12:43h, 10 MaggioBuongiorno,
controbatto alla domanda con un’altra domanda: cosa succederebbe se questa ragazza si laureasse?
Mi spiego meglio…lei sembra talmente abituata a rincorrere successi, buoni voti, e medaglie fin da quando era piccola per cercare l’approvazione dei suoi genitori, (che non mi pare arrivasse comunque). Adesso, è arenata su due esami dalla tesi e sta sperimentando la sensazione bruciante del fallimento (e si sente addosso gli sguardi giudicanti anche dei suoi amici, a tal punto da aver interrotto i contatti). Immagino che il senso di colpa, la delusione e il dolore siano sentimenti molto forti.
Ma se, accadesse qualcosa, per cui lei si riuscisse a sbloccare, a dare gli esami e la tesi..cosa accadrebbe? Cosa significherebbe questo cambiamento? Svincolo dai suoi genitori? Realizzazione personale? Nuova immagine di sè? Aumento dell’autostima? Nuove amicizie? Nuove sfide?
Mi chiedo se ciò che le impedisce di uscirne, inconsapevolmente, siano dinamiche personali e familiari dure a morire, che vanno avanti da tempo.
Se si è rivolta qui vuol dire che c’è la volontà di cambiare, di dimostrare al mondo, ai suoi genitori, amici, professori,,, e a sè stessa che lei può farcela, può laurearsi, può dare questi due esami, e soprattutto può fallire ma può rialzarsi più forte di prima. Il fallimento fa parte della vita, e ci può insegnare qualcosa, per cui smetta di flagellarsi e inizi a riprendere la sua vita in mano da ora.
Le consiglio caldamente un percorso per aiutarla in questo processo.
resto a sua disposizione
Valentina Ambrosio