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Come uscire da un amore malato?

Buonasera, chiedo aiuto perché non so come fare a lasciare un uomo per cui provo un amore malato perché lui è sposato e non lascerà mai la moglie… so di provare un grande amore per lui la relazione dura da 6 anni, io ne ho 47… sono separata con un figlio e vivo come se fossi fidanzata dando spiegazioni e con fedeltà…

Ho provato più volte a lasciarlo ma cado in uno stato di depressione nel quale non riesco più nemmeno a mangiare dormire ma solo stare a letto, mi riprendo come nulla fosse solo nel momento in cui sento di nuovo la sua voce, come se tutto il dolore all improvviso sparisse… mi sento come in trappola di me stessa e di questo amore che non sara mai mio.

Grazie fin d’ora per ogni consiglio che potrete darmi.


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2 Commenti
  • Beatrice Segalini
    Pubblicato alle 11:07h, 25 Agosto

    Buongiorno, credo che possa essere utile per lei darsi l’occasione di comprendere meglio i bisogni e le dinamiche che la tengono in questa relazione, che tanto la fa soffrire.
    Sarebbe importante anche comprendere meglio quali sono le caratteristiche di questo stato depressivo di cui scrive.
    Raggiunta migliore consapevolezza dei suoi bisogni e della sua parte che ora sente intrappolata, potrà scegliere con più chiarezza.
    Resto a disposizione.
    Dott.sa Beatrice Segalini

  • Andrea Botti
    Pubblicato alle 11:27h, 26 Agosto

    Buongiorno.
    L’amore è vitale e profondo e contemporaneamente può, ahimè, trasformarsi in una gabbia.
    Questa gabbia può arrivare a paralizzarci e farci sentire bloccati su tutti i fronti.
    Oltre a consigliare un lavoro su di sè per comprendere i vissuti emotivi profondi che la portano a restare “nella gabbia” mi sento di suggerirle di scrivere un diario così da vedere nero su bianco tutte quelle situazioni felici e positive che la mantengono nella relazione e, se presenti, quelle dinamiche più scomode che a volte facciamo finta di non vedere (facendo un pò come lo struzzo e quindi nascondendo la testa sotto la sabbia trasformando il racconto affinchè la situazione sia apparentemente accettabile).
    Dalle sue parole traspare dolore di fronte all’impossibilità di convincere il suo partner a prendere una scelta.
    Il punto principale riguarda però quello di porre la responsabilità su di sè e quindi soltanto lì ci potrà essere un margine di cambiamento e trasformazione.
    Cosa la mantiene dentro quella relazione? Possono esserci sentimenti di paura della solitudine? Senso di inadeguatezza?
    Occhio a sperare che sia l’altro a cambiare perchè il rischio è attendere in eterno sacrificando la possibilità di essere felici.
    Un altro spunto è l’invito ad arricchire il suo contesto di vita di possibilità di vita, di incontri amicali, di coltivare le sue passioni così da avere tanti pilastri emozionanti oltre alla relazione.
    Le auguro di riuscire a fare questo lavoro su di sè e se fosse troppo difficile chieda supporto ad un collega Psicologo perchè si possono ottenere benefici e trasformazioni immensi.

    Resto a disposizione.
    Può trovare del materiale video utile sulle relazioni faticose sul mio canale Youtube Psicoexplorer.

    Un saluto,

    dr Andrea Botti

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