Come relazionarsi con una persona affetta da Disturbo Ossessivo Compulsivo?
Salve,
Sono una ragazza di 23 e sono fidanzata da più di un anno con questo ragazzo. La nostra relazione è molto forte, e in poco tempo ci siamo legati molto, non ci sono mai stati particolari problemi tra di noi e riusciamo a comunicare abbastanza bene soprattutto ultimamente da quando è successa questa cosa.
Da qualche settimana il mio ragazzo ha iniziato a lavarsi ossessivamente, fino a stare chiuso in bagno per svariate ore.
Questa cosa è iniziato circa tre mesi fa con uno o due episodi sporadici fini ad ora, tuttavia da quando lui ha ammesso di avere questo problema circa due settimane fa la cosa sembra peggiorata, tanto da scatenare queste ossessioni ogni giorno. Ha iniziato un percorso psicologico e gli è stato diagnosticato il Doc.
Il problema principale è che mentre prima l’ossessione era limitata al bagno e al lavarsi, ora sembra aver smesso di farlo ma è come se avesse spostato i disturbi su altre cose.
Tende a ripetere lo stesso gesto più volte, e alcune volte resta bloccato anche per mezz’ora nel compiere una stessa azione.
Quello che mi chiedo è come io debba comportarmi riguardo a questa cosa.
So che non dovrei forzarlo ad interrompere ma nemmeno assecondarlo, ma c’è qualcosa che io posso fare per aiutarlo a sbloccarsi? Oppure devo comportarmi normalmente? Cercando di non centrarmi sulle sue azioni?
Non vorrei in qualche modo peggiorare la situazione.
Grazie mille.
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1 Commento
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Francesca Di Niccola
Pubblicato alle 14:25h, 22 LuglioSalve! Ho notato che nessuno ha risposto alla sua domanda e spero che sia ancora cosa gradita per lei, ricevere un feedback. Comprendo la sua preoccupazione e il suo desiderio di aiutare il suo partner. Immagino che lui si senta già accolto e supportato dal suo affetto. Detto ciò le compulsioni a mettere in atto dei rituali o gesti, come meccanismo costante e che permea la vita della persona, è qualcosa di devastante a volte. In generale, non conoscendo nei dettagli la situazione, le posso dire che porre attenzione esplicitamente ai rituali o ai comportamenti reiterati nel tempo, può rischiare di dare eccessiva importanza e “potere” a quei determinati comportamenti, come una sorta di lente di ingrandimento che conferma qualcosa che già comporta disagio alla persona in questione. Non è spesso altrettanto sano/benefico, essere coinvolti nei suoi rituali (qualora dovesse accadere), come ad esempio se il partner chiede di controllare o di verificare qualcosa in particolare, dunque la richiesta di eccessive rassicurazione. Può essere utile fornire il proprio sostegno e coinvolgimento solo nei momenti più critici e sottraendosi poi, a mano a mano che si nota un miglioramento. Cari saluti!
Dott.ssa Francesca Di Niccola