Da sempre, quando guardò qualcuno che amo mi domando: riuscirò a vivere senza?
Ho 23 anni, e nella mia giovane vita ho già subito diverse perdite più o meno dolorose.
La peggiore per me è stata il suicidio di mio cugino nel 2010. L’anno scorso, causa covid, ho perso mio zio. Nonostante quest’ultima perdita, assurda e incomprensibile, penso di aver elaborato negli anni, una sorta di “paura dell’abbandono”. Non ho mai conosciuto i miei nonni, tutti e quattro deceduti prima della mia nascita.
Da piccola ho sofferto tanto questo non averli accanto a me.
Nel corso degli anni, non c’è stato un unico anno in cui qualcosa non succedesse: nel 2019 ad esempio, un’altro zio ha rischiato di morire per un’incidente, lo hanno salvato non si sa ancora come.
Da sempre, quando guardò qualcuno che amo mi domando: riuscirò a vivere senza?
Mi capita di avere vere e proprie crisi di pianto pensando a come farò ad affrontare la morte dei miei genitori, mi immagino incidenti assurdi del mio compagno, malattie ovviamente mortali per i miei parenti. E piango. Mi sembra, in quei momenti, di star affrontando un vero e proprio lutto. Mi immedesimo completamente nella “me” durante la perdita. E mi comporto da tale.
Durante questo periodo di Quarantena la situazione mi sembra peggiorata.
C’è qualcosa, che potrei fare, per aiutarmi?
Grazie
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