Genitori troppo invadenti: come faccio a gestirli?

Buongiorno chiedo cortesemente un’informazione. Ho 48 anni e vivo abbastanza vicino ai miei genitori, Sto tentando di fargli capire che ho bisogno dei miei spazi, sono invadenti.

Tutti i giorni mia madre manda messaggio di saluto, poi mio padre a volte mi citofona visto che sono a casa in cassa integrazione. Io spesso non rispondo oppure rispondo in ritardo.

Per il Covid visto che ho allergie varie e malattia cronica ho deciso di non trascorrere alcune festa in loro compagnia visto che poi loro vedono persone del loro condominio.

Apriti cielo!! Sto pensando di farmi aiutare da uno psicologo altrimenti dovrò cambiare casa. Inoltre il mio compagno da 20 anni li conosce e sa come sono fatti. Se sbotto ho paura che ci rimangano male ma io sono stata sempre molto responsabililizzata da piccola ora da grande non possono pretendere che torni bambina (ho pensato di dirglelo).

Grazie per suggerimenti che potrete darmi.


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2 Commenti
  • valentina ambrosio
    Pubblicato alle 20:22h, 11 Gennaio

    Buonasera,
    la prima cosa che mi viene in mente è che comprendo la “Pesantezza” e il senso di invasione durante un periodo già molto stressante, acutizzato anche dalla sua attuale condizione lavorativa di cassa integrazione.
    Immagino che la sua pazienza è ormai finita e quindi non tollera più certi atteggiamenti, ma immagino anche che sia difficile cambiare rotta dopo tanti anni e “tagliare il cordone” ad un’età in cui ognuno giustamente dovrebbe avere una propria vita indipendente.
    Forse la presenza di un terzo neutrale, di un professionista, può aiutarla ad attuare atteggiamenti e strategie per svincolarsi dall’essere figlia, e contattare maggiormente i suoi desideri e bisogni, senza temere reazioni di dolore da parte dell’altra persona.
    Le consiglio di valutare l’ipotesi di un colloquio conoscitivo e magari di un percorso, per poter star meglio anche nella coppia oltre che con la sua famiglia.
    Rimango a sua disposizione
    Cordiali saluti
    Dott.ssa Valentina Ambrosio

  • Alice Carella
    Pubblicato alle 12:01h, 12 Gennaio

    Salve,
    comprendo benissimo le sue sensazioni di “fastidio” e di pressione che percepisce , nonostante non sia più una bambina. Non esistono delle strategie valide per tutti: ognuno ha la sua situazione familiare e per poter aiutare a gestire queste situazioni, è necessario un percorso individuale, che non lavori solo sull’ambito pratico, ma anche e soprattutto sulle emozioni (ad esempio senso di colpa), e sulla rappresentazioni interne. Le faccio un esempio: nell’ultima parte del testo da lei scritto, sottolinea il fatto di voler dire ai suoi genitori di non essere più bambina e che loro non possono pretendere che torni tale. In linea generale, può essere una buona strategia quella di verbalizzare il suo Status; tuttavia. è possibile che, in seguito a questo, lei possa provare dei sensi di colpa che non farebbero altro che portarla in un meccanismo regressivo (“ho ferito i miei genitori con quelle parole e per farmi perdonare, torno un po’ bambina). Come vede, le strategie da sole non bastano. E’ necessario un supporto psicologico e un “terzo” che la guidi nel suo percorso di indipendenza non totalmente raggiunto (almeno psicologicamente).

    Rimango a sua disposizione.
    Saluti,
    Dott.ssa Alice Carella

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