Disturbo borderline di personalità

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Il dolore intimo e l’insofferenza sono dovuti all’impossibilità di questi soggetti di richiamare alla memoria esperienze affettive confortanti, causata dalla reale carenza in cui si sia ricevuto conforto e protezione di fronte a sentimenti di pericolo e di solitudine: il paziente borderline non sviluppa così rappresentazioni oggettuali confortanti e contenenti da richiamare alla mente nei momenti di separazione dalla figura materna.

Adler e Buie (1979)

Cos’è il disturbo borderline di personalità?

Il disturbo borderline (DBP) è un disturbo di personalità caratterizzato da costanti cambiamenti di umore, instabilità nei comportamenti e nelle relazioni con gli altri e una marcata impulsività e difficoltà ad organizzare coerentemente i propri pensieri.

Cosa sono i disturbi di personalità?

Delle condizioni che influenzano infatti almeno due di queste aree:

  • il modo di pensare a se stessi e agli altri
  • il modo di rispondere emotivamente
  • il modo di relazionarsi agli altri
  • il modo di controllare il proprio comportamento

Tale condizione psicologica sembra infatti influire notevolmente sull’esistenza di chi ne è affetto, ma non solo: sembra avere delle ripercussioni anche nella vita quotidiana dei familiari della “vittima”.

Le persone con disturbo borderline di personalità spesso tendono infatti ad idealizzare e a svalutare le altre persone.

Ma quando insorge tale disturbo?

Esordio del disturbo borderline

Questo disturbo, che sembra colpire l’1,1%-2,5% della popolazione generale adulta, con una prevalenza per il sesso femminile (70%), insorge in adolescenza o nella prima età adulta.

Quali sono i sintomi che generalmente manifesta chi è vittima di tale disturbo?

Diagnosi e Sintomi del disturbo borderline

Tale disturbo sembra essere caratterizzato da un quadro sintomatologico molto complesso.

Il paziente in questione tendenzialmente tende a sperimentare:

  • Relazioni interpersonali intense e instabili
  • Intenso timore dell’abbandono
  • Continui cambiamenti dell’identità personale e dell’immagine di sé.

Questo significa cambiare obiettivi, comportamenti e valori.

  • Periodi di paranoia e perdita di contatto con la realtà
  • Comportamenti impulsivi e rischiosi (in almeno due aree della vita): gioco d’azzardo, guida spericolata, abbuffate o abuso di droghe o alcol
  • Minacce suicide o autolesionismo: spesso per il timore di essere abbandonati e rifiutati, una persona borderline sperimenta sintomi fisici come tagli o lesioni
  • Sbalzi d’umore, che possono includere intensa felicità, irritabilità, vergogna o ansia
  • Senso di vuoto
  • Rabbia inappropriata e intensa

Secondo il DSM-V necessitano almeno 5 dei 9 sintomi descritti per ricevere una diagnosi di disturbo borderline.

Tra i sintomi fisici di tale disturbo possiamo inoltre avere segnali di:

  • Affaticamento
  • Eczema ed eruzioni cutanee
  • Iperattività
  • Problemi digestivi
  • Dolori muscolari e articolari

Cause del disturbo borderline

Secondo le ricerche condotte fino a oggi non è possibile stabilire con precisione quale sia la causa di tale patologia. Alcuni sostengono che dipenda da un’interazione tra fattori biologici, psicologici e sociali. A concorrere al suo sviluppo, sembrano infatti intervenire anomalie nei livelli di serotonina, i quali risultano essere responsabili della vulnerabilità emotiva del soggetto, cioè della sua naturale tendenza a reagire di fronte a stimoli emotivi.

Alla base sembrano anche esserci delle esperienze precoci in un ambiente familiare privo di quelle cure necessarie e propedeutiche all’espressione degli stati interni del soggetto.

Quando l’ambiente di crescita non fornisce risposte adeguate alle reazioni emotive del bambino, quest’ultimo inizia infatti a valutare se stesso, i propri pensieri, emozioni e comportamenti, come sbagliati.

Chi ha tale disturbo può essere stato vittima di uno stile educativo punitivo caratterizzato da maltrattamenti fisici, psicologici e da abusi sessuali.

Tra gli altri fattori di rischio abbiamo:

  • esperienze infantili avverse, che includono separazioni e divorzi
  • esperienze di povertà
  • marginalizzazione
  • deprivazione sociale

Trattamento del disturbo borderline di personalità

Secondo le linee guida inglesi del National Institute for Clinical Excellence (NICE 2009), il trattamento del Disturbo Borderline di Personalità deve essere costituito da:

  1. un’alta strutturazione degli interventi erogati dall’équipe che prende in carico il paziente;
  2. una coerenza degli approcci teorici adottati dai professionisti;
  3. supervisioni regolari dell’équipe;
  4. un contratto terapeutico per la definizione di regole e obiettivi condivisi;
  5. un atteggiamento empatico e supportivo, ma attivo e orientato al problem solving.

La psicoterapia

Secondo numerose ricerche la psicoterapia riesce a:

  • ridurre i sintomi associati al controllo dei propri impulsi, tipici del disturbo borderline di personalità;
  • individuare e modificare pensieri e credenze disfunzionali, sostituendoli con altri più adattivi;
  • rendere consapevole il soggetto, affinché riconosca la causa del suo problema e preservi così un ruolo attivo nel suo percorso di guarigione.

A livello farmacologico possono essere utilizzati alcuni farmaci, come supporto alla psicoterapia.

Tra questi abbiamo:

  • antipsicotici di seconda generazione;
  • stabilizzatori dell’umore e antidepressivi.

Consigli per convivere con il disturbo borderline

Prestare attenzione a come si sente

Durante un’esperienza emotiva, è opportuno prendersi una pausa per pensare a quello che ci sta succedendo, al fine di regolare le nostre emozioni.

Per esempio, durante il lavoro, potremmo chiudere gli occhi, capire che cosa sta succedendo al nostro corpo o cosa stiamo pensando.

Prendere nota di tutto questo può essere utile per riuscire a familiarizzare con noi stessi.

Prima di reagire alle parole o alle azioni degli altri, è necessario fermarsi

Una persona affetta da DBP spesso reagisce con rabbia e l’abbiamo ampiamente visto.

Per questo, se qualcuno ci ha ferito, potremmo naturalmente reagire gridando.

In tal caso sarebbe utile invece prendersi un momento per dialogare, prima con noi stessi e poi con gli altri.

È utile mettere in atto comportamenti auto-rassicuranti

Quando vi sentite in subbuglio provate a tranquillizzarvi facendo un bagno o una doccia calda. Una ricerca ha dimostrato che il tepore fisico ha un effetto calmante o provate ad ascoltare della buona musica rilassante o anche solo a ricordare a voi stessi che siete meritevoli di affetto.

Imparate a tollerare l’ansia

Per riuscire a tollerare l’ansia, provate a tenere un diario in cui potete annotare le vostre sensazioni di incertezza o timore.

Prendete nota del contesto in cui le sperimentate e di come reagite. Successivamente fate una specie di lista, provando a mettere in primo piano quelle che riuscite a tenere a bada con meno difficoltà, per poi procedere gradualmente verso situazioni più scomode.

Grazie a questo esercizio sentirete di avere una maggiore padronanza di voi stessi.

Riferimenti

  • American Psychiatric Association. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – Quinta Edizione. A cura di Biondi M. Raffaello Cortina Editore, Milano 2014.
  • Cattane, N., Rossi, R., Lanfredi, M., & Cattaneo, A. (2017). Borderline personality disorder and childhood trauma: exploring the affected biological systems and mechanismsBMC psychiatry17(1), 221.

SOFFRI DI UN DISTURBO BORDERLINE? SCOPRILO CON IL TEST

Il disturbo borderline è un disturbo di personalità caratterizzato da costanti cambiamenti di umore, instabilità nei comportamenti e nelle relazioni con gli altri e una marcata impulsività e difficoltà ad organizzare coerentemente i propri pensieri.

Compila il seguente questionario self-report gratuito per adulti per saperne di più sui sintomi del disturbo borderline.

NOTA: il questionario ti darà un’idea generale sulla possibilità che tu possa avere o meno un disturbo bipolare. Ma NON sostituirà una valutazione completa da parte di un medico.

Di seguito troverai un elenco di domande relative alle esperienze di vita comuni tra le persone a cui è stata diagnosticato un disturbo borderline.

Leggi attentamente ogni domanda e rispondi, indicando la frequenza con cui le affermazioni si sono verificate negli ultimi mesi. Cerca di pensarci il meno possibile, affinché possa avere un risultato quanto più accurato.

Al termine del test, puoi scegliere di condividere i risultati con un professionista presente nell’elenco degli psicologi online.

ATTENZIONE: il seguente questionario non possiede alcuna funzione diagnostica, ma è pensato per determinare se si manifestano sintomi simili a quelli degli adulti che soffrono di disturbo borderline.

Il questionario è destinato ad adulti di età pari o superiore a 18 anni e non sostituisce un consulto specialistico. Il suo risultato del questionario ha uno scopo puramente informativo e preventivo e potrebbe risultare utile come eventuale campanello di allarme.

Se rispondi affermativamente ad un numero significativo di domande, può essere utile rivolgersi ad un esperto psicologo online o dal vivo, prima che la situazione peggiori.

RICORDA: Una diagnosi accurata può essere fatta solo attraverso la valutazione clinica da parte di un professionista qualificato.

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